Treno Regionale


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Lo chiamavano Torino

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(articolo pubblicato il 3/11/2000)

Questa non è una commemorazione ma la breve storia (nemmeno tanto completa) di un treno che per molti anni ha reso un servizio utile e che oggi non esiste più.

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Gli esordi

Il "Torino", così era chiamata la coppia di diretti da Domodossola per Torino via Borgomanero e viceversa, nasce probabilmente negli anni cinquanta. Considerando che a quell'epoca molte linee non sono ancora elettrificate (compresa la Torino - Milano) e la Santhià - Arona è considerata una linea di primaria importanza, il primo itinerario che percorre è quello della via più breve: Domodossola - Borgomanero - Romagnano Sesia - Santhià - Torino (169 km). Su questo percorso lo troviamo nell'orario in vigore dall'1 giugno 1958 con limitazione a Porta Susa e tale permane nell'inverno 1965/66, con però "promozione" a Porta Nuova.
Quando il "Torino" inizia a percorrere la via di Novara non ci è dato saperlo: le informazioni certe in nostro possesso le ricaviamo dall'orario di servizio invernale 1974/75.
Nel viaggio di andata questo treno, numerato 2243, è composto da due automotrici ALn 668; a Novara queste invertono la marcia per poter proseguire per Torino come treno 2244. Al ritorno le automotrici sono quattro e formano il treno 2245: giunte a Santhià alle ore 16.47, le due di coda vengono sganciate per raggiungere Borgomanero e Arona via Romagnano Sesia come treno locale 3363, quelle di testa proseguono per Novara da dove, invertita la marcia e assunto il numero 2246, raggiungono Domodossola.
Da notare che all'epoca esiste già in concorrenza un analogo servizio diretto via Santhià - Romagnano - Borgomanero - Arona, che data la numerazione, sarebbe corretto definire Torino - Domodossola e ritorno in quanto all'andata questo parte da Torino circa un'ora dopo il 2245 col numero 2257 (2258 da Arona) e rientra il giorno dopo col numero 2259 (2260 da Arona).
Causa una interruzione della Santhià-Arona, nell'estate del 1975, seppure in orario ancora esistente, il matrimonio tra il "Torino" del ritorno e il locale 3363 è sciolto: quest'ultimo è diventato semplice coincidenza a Santhià con il 2245. Dall'inizio dell'orario invernale 1975/76, permanendo l'interruzione della Santhià-Arona, i treni 2257/2258/2259/2260 iniziano a seguire l'itinerario Torino - Novara - Arona - Domodossola, ricalcando ancor più il percorso del "Torino".

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La nuova composizione
La traccia oraria del "Torino" (partenza da Domodossola poco prima delle 6) consente a studenti e impiegati di raggiungere Novara entro le otto (abbiamo riscontrato ore 7.46 dal 1974 al 1981, 7.38 dall'88 al '93, 7.36 fino all'estate del '94). Per questo il treno del mattino è il più frequentato di tutta la linea. Con l'orario estivo del 1975 scompare la trazione a vapore sulla linea Novara-Domodossola e il "Torino" viene effettuato con una composizione comprendente una locomotiva diesel D.345, carro riscaldatore (in inverno) e 4 carrozze di cui 3 di seconda classe e una mista di prima e seconda classe (se la carrozza era tutta di prima classe, metà veniva declassata). Le carrozze sono prima del tipo 10.000 e 20.000, sostituite dopo qualche anno con le "tipo 1959".
A Novara avviene il cambio di trazione: la D.345 viene sganciata e dal lato opposto viene agganciata un'E.424 che, con partenza alle 7.58, porta il convoglio fino a Torino P.N. (arrivo intorno alle 9.15-9.25).

Il primo treno-navetta della Novara-Domodossola
Intorno al 1983, dopo aver effettuato una prova di circolazione con un treno straordinario, il "Torino" cambia aspetto: sono appena state immesse in servizio le eleganti carrozze per medie distanze nate per i servizi proprio su percorsi di una certa lunghezza, come i 191 kilometri del "Torino", e così il nostro treno assume la nuova coloritura del più recente materiale rotabile. E perde la prima classe, perchè all'epoca non esistono carrozze di prima classe di quella serie! Dopo aver viaggiato nei primi mesi con le carrozze sempre trainate, ad un certo punto il treno comincia a circolare come navetta: da Novara a Torino all'andata e da Novara a Domodossola al ritorno, la locomotiva è in coda, in spinta, mentre in testa si trova una carrozza semipilota (ma per trazione elettrica). Le locomotive titolari sono le D.345 e le D.443 del deposito di Torino, non adatte per il servizio navetta, ma dotate di impianto citofonico: dalla carrozza pilota di testa vengono impartiti i comandi a un macchinista che si trova sulla locomotiva di coda, il quale si limita ad eseguire gli ordini in una sorta di "telecomando umano".

Il "Torino" 12290 in arrivo a Domodossola a fine estate del 1986. In testa una carrozza pilota per treni a trazione diesel.

Il medesimo treno visto dalla coda. Dal confronto tra questa foto e quella presentata sotto si deduce che il treno non sempre era effettuato con locomotive per treni navetta.
In questa immagine si riconoscono il furgone generatore e la locomotiva D.443.1023.

Nel 1985 arrivano le locomotive D.445 di terza serie, adatte per il vero servizio navetta, e il "Torino" comincia (con gradualità) a trarne giovamento. Dal 3 novembre dello stesso anno tutti i treni della Novara - Domodossola diventano treni navetta e il diretto si distingue solo per la composizione più robusta (5 carrozze).

Diretto 12289 Torino P.N.-Domodossola via Borgomanero fotografato a Novara l'11 marzo 1986.

Il cadenzamento sulla Torino-Milano e la fine del "Torino"
Iniziano intorno al 1991 i primi passi verso il cadenzamento della Torino - Milano: nell'orario invernale 1991/92 diversi treni diretti nel senso Milano-Torino partono da Novara al 47o minuto dopo l'ora: Dir. 2032 alle 6.47, Dir. 2034 alle 8.47, Dir. 2036 alle 12.47, ecc. Il nostro treno, Dir. 2538 con partenza alle 7.55, si trova in una fascia oraria appetibile, tanto è vero che un locale, il 10504 da Milano P.G., consente ai Meneghini di proseguire per Torino con il nostro treno. L'orario estivo 1994 contiene una novità: la partenza dei treni cadenzati da Milano per Torino è ritardata di 10 minuti rispetto ai precedenti anni. Viene inoltre inserito l'iR 2004 che, partendo da Milano alle 7.20, giunge a Novara proprio alle 7.58! Questo decreta la fine del "Torino": troviamo un fantomatico Dir. 9131 Domodossola-Novara che in realtà, anche per il numero di fermate effettuate, ha poco del diretto. In direzione opposta il "Torino" già da qualche tempo non era più classificato diretto tra Novara e Domodossola.

E oggi?
Sulla traccia del "Torino" sopravvive oggi (a fatica) il regionale feriale 10435, con partenza da Omegna alle 6.46 e arrivo a Novara alle 7.50 (tardi per gli studenti, tardi per gli impiegati...). Ironia della sorte: il "Torino" era stato il capostipite dei treni navetta ed è stato il primo a soccombere; oggi nessun treno navetta percorre più la Novara - Domodossola.

Gli orari del Torino negli anni (clicca qui)

Aggiornamento al 26/07/2009
Attualmente l'orario del "Torino" è coperto dal treno 10377 all'andata (Domodossola p. 6.15, Novara a. 7.52) e dal treno 10384 al ritorno (Novara p. 17.32, Domodossola a. 19.36)


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